URL parlante: regole e consigli per una struttura ideale

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Un URL parlante è un indirizzo web che, attraverso una struttura chiara e descrittiva, comunica in modo immediato il contenuto della pagina a cui si riferisce. A differenza degli URL generici, spesso composti da stringhe di caratteri e parametri incomprensibili, un URL parlante utilizza parole chiave significative e una logica gerarchica, migliorando sia l’esperienza utente che il posizionamento nei motori di ricerca.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa rende un URL parlante efficace, i suoi benefici per la SEO e l’usabilità, e le migliori pratiche per creare una struttura ideale. Inoltre, analizzeremo gli errori comuni da evitare e gli strumenti utili per ottimizzare gli URL del tuo sito.

Cos’è un URL parlante?

Differenza tra URL parlante e URL generico

Un URL generico, come www.esempio.com/prodotti?cat=5&id=789, non fornisce alcuna indicazione sul contenuto della pagina. Al contrario, un URL parlante, ad esempio www.esempio.com/scarpe-running-uomo, è immediatamente comprensibile e descrittivo, aiutando sia gli utenti che i motori di ricerca a capire di cosa tratta la pagina.

Esempi pratici di URL ottimizzati e non ottimizzati

  • Non ottimizzato: www.esempio.com/index.php?page=123&lang=it
  • Ottimizzato: www.esempio.com/guide/ottimizzazione-seo

La differenza è evidente: un URL ottimizzato è più corto, leggibile e rilevante per il contenuto della pagina.

Perché un URL parlante è importante per la SEO?

Maggiore leggibilità e comprensione per gli utenti

Un URL parlante aiuta gli utenti a capire immediatamente di cosa tratta la pagina, aumentando la fiducia e la probabilità di clic. Questo è particolarmente importante nei risultati di ricerca, dove un URL chiaro può fare la differenza tra un clic e un passaggio oltre.

Migliore indicizzazione da parte dei motori di ricerca

I motori di ricerca come Google utilizzano gli URL per comprendere il contenuto delle pagine. Un URL ben strutturato, con parole chiave pertinenti, facilita l’indicizzazione e migliora il posizionamento nei risultati di ricerca.

Aumento del CTR nei risultati di ricerca

Un URL descrittivo e ben formattato può migliorare il click-through rate (CTR), poiché gli utenti sono più propensi a cliccare su link che sembrano rilevanti e affidabili.

Regole fondamentali per creare un URL parlante

Usa parole chiave pertinenti

Le keyword nell’URL sono un segnale importante per i motori di ricerca. Scegli parole chiave rilevanti e descrittive, ma evita di forzarle in modo innaturale. Ad esempio, per una pagina sulle scarpe da running, un URL come www.esempio.com/scarpe-running è ideale.

Mantieni l’URL breve e chiaro

URL lunghi e complessi possono confondere gli utenti e i motori di ricerca. Cerca di mantenere l’URL conciso e diretto, eliminando parole superflue. Ad esempio, preferisci www.esempio.com/guide-seo invece di www.esempio.com/come-ottimizzare-il-tuo-sito-per-i-motori-di-ricerca.

Separa le parole con i trattini (-)

I trattini sono il modo migliore per separare le parole in un URL. Evita l’uso di underscore (_) o spazi, poiché possono creare confusione. Ad esempio, www.esempio.com/ottimizzazione-seo è preferibile a www.esempio.com/ottimizzazione_seo.

Evita stop words inutili

Le stop words (come “e”, “il”, “un”) non aggiungono valore all’URL e possono essere rimosse per renderlo più pulito e leggibile. Ad esempio, www.esempio.com/guida-seo è meglio di www.esempio.com/guida-per-la-seo.

Evita caratteri speciali e parametri dinamici

Simboli, numeri e caratteri non standard possono rendere l’URL meno leggibile e creare problemi di indicizzazione. Opta per una struttura pulita e semplice, evitando parametri dinamici come ?id=123.

Usa una struttura logica e gerarchica

Organizza gli URL in base alla struttura del sito, creando una gerarchia chiara. Ad esempio, per un e-commerce, una struttura come www.esempio.com/categoria/prodotto è ideale. Questo aiuta sia gli utenti che i motori di ricerca a navigare il sito in modo intuitivo.

Permalinks dinamici vs statici: quale scegliere?

Nella creazione di URL parlanti, una decisione importante riguarda l’utilizzo di permalinks dinamici o statici.

Permalinks dinamici

Gli URL dinamici contengono parametri variabili e spesso includono caratteri come ?, &, =:

www.esempio.com/prodotti.php?categoria=5&prodotto=20

Vantaggi:

  • Facilitano la gestione di grandi volumi di contenuti dinamici
  • Utili per funzionalità di filtraggio e ordinamento
  • Semplificano il tracciamento di parametri specifici nelle analytics

Svantaggi:

  • Meno user-friendly e difficili da ricordare
  • Generalmente meno efficaci per la SEO
  • Possono generare problemi di contenuti duplicati

Permalinks statici

Gli URL statici hanno una struttura fissa e descrittiva:

www.esempio.com/abbigliamento/magliette-uomo

Vantaggi:

  • Più leggibili e memorizzabili per gli utenti
  • Maggiore rilevanza per i motori di ricerca
  • Miglior CTR nei risultati di ricerca

Svantaggi:

  • Meno flessibili per contenuti altamente dinamici
  • Possono richiedere maggior lavoro di implementazione

Per siti orientati alla SEO, i permalinks statici sono generalmente la scelta migliore. Tuttavia, è possibile adottare un approccio ibrido, utilizzando URL statici per le pagine principali e gestendo i parametri dinamici con tecniche avanzate come l’uso dei parametri URL in Google Search Console per indicare quali ignorare durante l’indicizzazione.

Preferisci il protocollo HTTPS

HTTPS non solo garantisce una connessione sicura, ma è anche un fattore di ranking per i motori di ricerca. Assicurati che il tuo sito utilizzi questo protocollo per migliorare la sicurezza e la SEO.

URL parlanti per siti multilingua e internazionali

Per i siti con contenuti in più lingue o rivolti a mercati internazionali, la struttura degli URL assume un ruolo cruciale per SEO e usabilità.

Strutture consigliate per siti multilingua

  • Sottodirectory per lingua: www.esempio.com/it/servizi, www.esempio.com/en/services
  • Sottodirectory per paese e lingua: www.esempio.com/it-it/servizi, www.esempio.com/en-us/services
  • Sottodomini: it.esempio.com/servizi, en.esempio.com/services
  • Domini separati: www.esempio.it/servizi, www.esempio.com/services

Ogni approccio ha vantaggi e svantaggi. Le sottodirectory sono generalmente più facili da gestire e mantengono l’autorità del dominio unificata, mentre domini separati possono risultare più efficaci per il targeting locale.

Best practices per l’hreflang

Indipendentemente dalla struttura scelta, è fondamentale implementare correttamente i tag hreflang per indicare ai motori di ricerca la relazione tra le diverse versioni linguistiche delle pagine:

<link rel="alternate" hreflang="it" href="https://www.esempio.com/it/pagina" /> <link rel="alternate" hreflang="en" href="https://www.esempio.com/en/page" />

Questo aiuta Google a mostrare la versione corretta della pagina agli utenti in base alla loro lingua e posizione geografica.

Errori comuni da evitare nella creazione di URL parlanti

Alcuni errori frequenti includono l’uso di URL troppo lunghi, l’inserimento di stop words eccessive o la modifica degli URL senza impostare redirect 301. Questi errori possono compromettere la SEO e l’esperienza utente. Ad esempio, modificare un URL senza reindirizzamenti può portare a errori 404, danneggiando il posizionamento del sito.

Strumenti utili per ottimizzare gli URL

  • Google Search Console: Monitora le prestazioni degli URL e identifica eventuali problemi di indicizzazione.
  • Screaming Frog SEO Spider: Analizza la struttura degli URL del tuo sito e suggerisce miglioramenti per ottimizzarli.

Se utilizzi un CMS come WordPress, plugin come Yoast SEO e Rank Math sono strumenti indispensabili per ottimizzare gli URL direttamente dalla piattaforma di gestione dei contenuti.

Domande frequenti sugli URL parlanti

È meglio modificare gli URL esistenti o mantenere quelli attuali anche se non ottimizzati?

La risposta dipende dalla situazione specifica. Se il tuo sito è nuovo o ha poco traffico e pochi backlink, è consigliabile ottimizzare subito gli URL. Per siti affermati con molti backlink, è fondamentale valutare attentamente i pro e contro. In caso di modifica, è essenziale implementare correttamente i redirect 301 per preservare l’autorità SEO e monitorare attentamente la transizione.

Quanto dovrebbe essere lungo un URL ottimizzato?

Non esiste una lunghezza ideale assoluta, ma è consigliabile mantenere gli URL sotto i 60-75 caratteri. URL più brevi sono più facili da condividere, ricordare e visualizzare completamente nei risultati di ricerca. Tuttavia, la priorità dovrebbe essere data alla chiarezza e rilevanza: meglio un URL leggermente più lungo ma descrittivo che uno troppo breve e generico.

È importante inserire la parola chiave principale nell’URL?

Sì, includere la keyword principale nell’URL è importante, ma non forzarla in modo innaturale. Le parole chiave nell’URL sono un fattore di ranking, seppur con peso limitato rispetto ad altri elementi. L’ideale è posizionare la keyword principale all’inizio dell’URL per massimizzarne l’impatto sia per gli utenti che per i motori di ricerca.

Come gestire gli URL per contenuti stagionali o temporanei?

Per contenuti con durata limitata (come promozioni stagionali, eventi, etc.), ci sono due approcci principali:

  1. URL permanenti con contenuto aggiornato: Mantenere lo stesso URL (es. /offerte-estive) ma aggiornare il contenuto ogni anno. Questo approccio conserva l’autorità SEO accumulata.
  2. URL specifici per anno: Creare nuovi URL che includono l’anno (es. /offerte-estive-2025), ideale quando i contenuti differiscono significativamente.
In entrambi i casi, è consigliabile utilizzare meta robots “noindex” per contenuti non più rilevanti o reindirizzare gli URL obsoleti a quelli attuali.

Gli URL influiscono sulla velocità di caricamento del sito?

Direttamente, gli URL hanno un impatto minimo sulla velocità di caricamento. Tuttavia, URL più brevi e puliti possono ridurre leggermente la dimensione della pagina e semplificare le richieste al server. L’impatto maggiore sulla performance viene dall’architettura complessiva del sito più che dalla struttura degli URL stessi.

Conclusione

Creare URL parlanti è una pratica essenziale per migliorare la SEO e l’esperienza utente. Seguendo le regole e i consigli forniti in questo articolo, puoi ottimizzare la struttura degli URL del tuo sito e ottenere risultati migliori nei motori di ricerca.

Non esitare a rivedere gli URL del tuo sito e a implementare queste best practice. Per approfondire l’argomento, consulta le risorse aggiuntive o contatta un esperto SEO. Un URL ben strutturato non solo migliora il posizionamento, ma rende anche il tuo sito più accessibile e user-friendly.

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Andrea Bodria

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