Nel mondo della SEO, le direttive Noindex e Disallow rappresentano strumenti fondamentali per gestire il comportamento dei motori di ricerca rispetto a un sito web. Sebbene possano sembrare simili, svolgono ruoli tecnici e strategici distinti. Capire quando e come utilizzarli è essenziale per ottimizzare il posizionamento del sito, proteggere contenuti sensibili e gestire in modo efficiente il crawl budget.
Il Noindex è una direttiva che comunica ai motori di ricerca di non includere una determinata pagina nei risultati di ricerca. Questa direttiva viene implementata tramite un meta tag HTML o un’intestazione HTTP specifica.
Quando un crawler visita una pagina con il tag <meta name="robots" content="noindex">
, scansiona comunque il contenuto della pagina ma non lo aggiunge al proprio indice. Questo significa che la pagina non apparirà nei risultati di ricerca, anche se i link presenti sulla pagina possono essere seguiti dai bot.
Un’alternativa al meta tag è l’utilizzo dell’intestazione HTTP X-Robots-Tag: noindex
, utile per applicare questa direttiva a file non HTML, come documenti PDF o immagini.
Il Disallow, invece, è una direttiva utilizzata nel file robots.txt
, che indica ai crawler di non accedere a determinate pagine o directory del sito. Tuttavia, questa direttiva non impedisce necessariamente l’indicizzazione delle pagine se queste sono linkate altrove.
Quando un crawler legge il file robots.txt
, segue le istruzioni fornite dalla direttiva Disallow. Ad esempio, la riga Disallow: /admin/
impedirà ai bot di scansionare tutte le pagine nella directory “admin”. Tuttavia, se una pagina bloccata è linkata da altre fonti (interne o esterne), potrebbe comunque essere indicizzata senza contenuto visibile nei risultati di ricerca.
Le differenze tra Noindex e Disallow derivano dal loro funzionamento tecnico e dall’obiettivo che perseguono:
Uno degli errori più frequenti consiste nell’applicare contemporaneamente Noindex e Disallow alla stessa pagina. Questa combinazione può creare conflitti significativi:
Nei siti web di grandi dimensioni, dove il crawl budget è limitato, è consigliabile utilizzare il Disallow per bloccare intere sezioni irrilevanti ai fini della scansione. Nei siti più piccoli, invece, il Noindex è più efficace per gestire singole pagine senza compromettere l’accesso dei bot ad altre aree del sito.
Se l’obiettivo è evitare l’indicizzazione di pagine specifiche (ad esempio contenuti duplicati), il Noindex è la scelta migliore. Il Disallow dovrebbe essere usato per bloccare sezioni amministrative o tecniche del sito che non devono essere scansionate dai bot.
Supponiamo che si desideri nascondere una directory amministrativa ma anche evitare l’indicizzazione dei suoi URL. In questo caso:
Noindex e Disallow sono strumenti complementari ma con scopi distinti. Il loro utilizzo corretto dipende dagli obiettivi SEO specifici e dalla struttura del sito web. Evitare errori comuni come l’uso combinato improprio consente di migliorare significativamente la gestione dell’indicizzazione e della scansione da parte dei motori di ricerca, ottimizzando così le performance complessive del sito.
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