Perché Noindex e Disallow non sono la stessa cosa

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Nel mondo della SEO, le direttive Noindex e Disallow rappresentano strumenti fondamentali per gestire il comportamento dei motori di ricerca rispetto a un sito web. Sebbene possano sembrare simili, svolgono ruoli tecnici e strategici distinti. Capire quando e come utilizzarli è essenziale per ottimizzare il posizionamento del sito, proteggere contenuti sensibili e gestire in modo efficiente il crawl budget.

Cos’è il Noindex?

Il Noindex è una direttiva che comunica ai motori di ricerca di non includere una determinata pagina nei risultati di ricerca. Questa direttiva viene implementata tramite un meta tag HTML o un’intestazione HTTP specifica.

Come funziona

Quando un crawler visita una pagina con il tag <meta name="robots" content="noindex">, scansiona comunque il contenuto della pagina ma non lo aggiunge al proprio indice. Questo significa che la pagina non apparirà nei risultati di ricerca, anche se i link presenti sulla pagina possono essere seguiti dai bot.

Un’alternativa al meta tag è l’utilizzo dell’intestazione HTTP X-Robots-Tag: noindex, utile per applicare questa direttiva a file non HTML, come documenti PDF o immagini.

Quando usarlo

  • Pagine non utili per il pubblico, come pagine di ringraziamento o conferma ordine.
  • Pagine con contenuti duplicati per evitare penalizzazioni SEO.
  • Contenuti riservati o sensibili che devono rimanere privati.
  • Sezioni del sito con contenuti temporanei o in fase di sviluppo.

Cos’è il Disallow?

Il Disallow, invece, è una direttiva utilizzata nel file robots.txt, che indica ai crawler di non accedere a determinate pagine o directory del sito. Tuttavia, questa direttiva non impedisce necessariamente l’indicizzazione delle pagine se queste sono linkate altrove.

Come funziona

Quando un crawler legge il file robots.txt, segue le istruzioni fornite dalla direttiva Disallow. Ad esempio, la riga Disallow: /admin/ impedirà ai bot di scansionare tutte le pagine nella directory “admin”. Tuttavia, se una pagina bloccata è linkata da altre fonti (interne o esterne), potrebbe comunque essere indicizzata senza contenuto visibile nei risultati di ricerca.

Quando usarlo

  • Evitare la scansione di aree amministrative o riservate del sito.
  • Risparmiare il crawl budget bloccando sezioni irrilevanti per la SEO.
  • Evitare la scansione di risorse tecniche come file CSS o JavaScript inutili ai fini dell’indicizzazione.
  • Bloccare pagine con contenuti sottili o duplicati che non apportano valore SEO.

Noindex vs Disallow: Differenze tecniche principali

Le differenze tra Noindex e Disallow derivano dal loro funzionamento tecnico e dall’obiettivo che perseguono:

  • Noindex: Permette ai crawler di accedere alla pagina ma impedisce che venga inclusa nei risultati di ricerca. È ideale per escludere contenuti specifici dall’indice dei motori di ricerca.
  • Disallow: Impedisce ai crawler di accedere a una pagina o directory specifica. Tuttavia, non garantisce che la pagina non venga indicizzata se accessibile tramite link esterni o sitemap.

Errori comuni nell’uso combinato di Noindex e Disallow

Uno degli errori più frequenti consiste nell’applicare contemporaneamente Noindex e Disallow alla stessa pagina. Questa combinazione può creare conflitti significativi:

  • I crawler bloccati dal Disallow non possono accedere alla pagina e quindi non vedono il meta tag Noindex. Di conseguenza, la pagina potrebbe essere indicizzata contro le intenzioni dell’amministratore del sito.
  • L’URL potrebbe apparire nei risultati di ricerca senza contenuto visibile (ad esempio, con il messaggio “Nessuna informazione disponibile per questa pagina”).

Casi pratici: Quando scegliere uno rispetto all’altro

Siti grandi vs siti piccoli

Nei siti web di grandi dimensioni, dove il crawl budget è limitato, è consigliabile utilizzare il Disallow per bloccare intere sezioni irrilevanti ai fini della scansione. Nei siti più piccoli, invece, il Noindex è più efficace per gestire singole pagine senza compromettere l’accesso dei bot ad altre aree del sito.

Pagine sensibili o duplicate

Se l’obiettivo è evitare l’indicizzazione di pagine specifiche (ad esempio contenuti duplicati), il Noindex è la scelta migliore. Il Disallow dovrebbe essere usato per bloccare sezioni amministrative o tecniche del sito che non devono essere scansionate dai bot.

Esempio pratico combinato

Supponiamo che si desideri nascondere una directory amministrativa ma anche evitare l’indicizzazione dei suoi URL. In questo caso:

  • Solo Disallow: Blocca l’accesso ai bot ma lascia aperta la possibilità di indicizzazione tramite link esterni.
  • Solo Noindex: Permette ai bot di scansionare i contenuti ma li esclude dai risultati di ricerca.
  • Noindex su file specifici + Disallow sulla directory: Una soluzione avanzata per gestire entrambi gli aspetti in modo efficace.

Conclusioni

Noindex e Disallow sono strumenti complementari ma con scopi distinti. Il loro utilizzo corretto dipende dagli obiettivi SEO specifici e dalla struttura del sito web. Evitare errori comuni come l’uso combinato improprio consente di migliorare significativamente la gestione dell’indicizzazione e della scansione da parte dei motori di ricerca, ottimizzando così le performance complessive del sito.

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Andrea Bodria

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