Perchè il mio sito non appare su Google?

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Capire il problema: perché il tuo sito non appare nei risultati di ricerca

Hai lavorato duramente per realizzare un sito web per la tua attività o il tuo progetto personale, ma quando cerchi il nome del tuo sito su Google, non appare. Questa situazione è estremamente snervante e può compromettere seriamente la visibilità online del tuo brand o della tua attività. In un mondo digitale dove “esistere” significa essenzialmente “essere trovati online”, la mancata indicizzazione su Google rappresenta un ostacolo significativo alla crescita e al successo del tuo progetto web.

La visibilità sui motori di ricerca, e in particolare su Google, è fondamentale per qualsiasi presenza online. Considerando che Google gestisce oltre l’89% delle ricerche web globali (fonte Statcounter), non essere presenti nei suoi risultati equivale praticamente a essere invisibili per la maggior parte degli utenti internet. Questo significa perdere potenziali clienti, lettori o utenti che potrebbero essere interessati ai tuoi prodotti, servizi o contenuti.

L’obiettivo di questo articolo è aiutarti a identificare e risolvere il problema che impedisce al tuo sito di apparire su Google. Analizzeremo sistematicamente tutte le possibili cause, dalle più semplici alle più complesse, fornendo per ciascuna di esse soluzioni pratiche e applicabili.

Prima di iniziare a esplorare le varie possibilità, è importante comprendere che la scansione e l’indicizzazione di un sito web da parte di Google sono processi complessi che coinvolgono numerosi fattori. Non esiste una soluzione universale, ma con l’approccio metodico che seguiremo, sarai in grado di individuare esattamente cosa non funziona nel tuo caso specifico.

Il sito è troppo nuovo

Una delle cause più comuni per cui un sito web non appare nei risultati di ricerca è semplicemente perché è troppo recente. Se hai pubblicato il tuo sito solo da qualche giorno o settimana, è possibile che Google non abbia ancora avuto il tempo di scoprirlo e indicizzarlo. Questo processo non è immediato e richiede pazienza.

Google utilizza programmi automatici chiamati crawler (o spider) che esplorano continuamente il web alla ricerca di nuove pagine da aggiungere al loro indice. Questi crawler non visitano istantaneamente ogni nuovo sito pubblicato online, ci vuole tempo prima che Google scopra e indicizzi nuovi siti internet e pagine web, specialmente se non hai implementato strategie specifiche per facilitare questo processo.

Come verificare se il problema è legato alla novità del sito

Per determinare se il tuo sito è stato già scoperto da Google ma non è ancora apparso nei risultati di ricerca, puoi utilizzare Google Search Console, uno strumento gratuito fornito da Google che ti permette di monitorare e ottimizzare la presenza del tuo sito nei risultati di ricerca di Google.

Ecco i passaggi da seguire per verificare lo stato di indicizzazione del tuo sito:

Accedi a Google Search Console o crea un account se non ne hai già uno. Aggiungi e verifica la proprietà del tuo sito web seguendo le istruzioni fornite. Una volta verificata la proprietà, vai alla sezione “Indicizzazione delle pagine” nel menu laterale. Qui potrai vedere se Google ha rilevato problemi con la scansione o l’indicizzazione del tuo sito.

Se il tuo sito è troppo nuovo e Google non l’ha ancora scoperto, potresti non vedere alcun dato significativo in Search Console. In questi casi, conviene adottare alcune strategie per velocizzare la scoperta da parte dei motori di ricerca.

Come accelerare la scoperta del tuo sito da parte di Google

Sebbene l’indicizzazione naturale richieda tempo, esistono metodi per segnalare proattivamente l’esistenza del tuo sito a Google:

Invia il tuo sito direttamente a Google attraverso Search Console utilizzando la funzionalità “Aggiungi una nuova Sitemap” che elenca tutte le pagine del tuo sito. Le sitemap aiutano i motori di ricerca a comprendere la struttura del tuo sito e a scoprire più facilmente le tue pagine.

È importante sottolineare che anche dopo aver utilizzato questo metodo, l’indicizzazione non è istantanea. Google potrebbe impiegare da alcuni giorni a diverse settimane per indicizzare completamente un nuovo sito, a seconda di vari fattori come l’autorevolezza del dominio, la qualità dei contenuti e la struttura tecnica del sito.

Il sito non è indicizzato

Anche se Google ha scoperto l’esistenza del tuo sito, ciò non significa automaticamente che lo abbia indicizzato. L’indicizzazione è il processo attraverso il quale Google analizza il contenuto delle pagine web e lo memorizza nel suo database (indice) per poterlo mostrare nei risultati di ricerca quando gli utenti cercano informazioni correlate.

È fondamentale capire che la scansione e l’indicizzazione sono due processi distinti. Durante la scansione, Google scopre le pagine web e ne legge il contenuto. Durante l’indicizzazione, analizza quel contenuto per comprendere di cosa tratta la pagina e decide se includerla nel suo indice. Non tutte le pagine scansionate vengono automaticamente indicizzate.

Come verificare se il tuo sito è stato indicizzato

Esistono due metodi principali per verificare se il tuo sito è stato indicizzato da Google:

Utilizza l’operatore site: su Google: apri Google e digita “site:tuodominio.com” (sostituisci “tuodominio.com” con l’URL effettivo del tuo sito). Se Google restituisce risultati, significa che almeno alcune pagine del tuo sito sono state indicizzate. Se non viene restituito alcun risultato, potrebbe significare che il tuo sito non è stato ancora indicizzato o che ci sono problemi che impediscono l’indicizzazione.

Controlla tramite Google Search Console: nella sezione “Pagine – Indicizzazione delle pagine”, puoi vedere quante pagine del tuo sito sono state indicizzate con successo e quante presentano problemi. Puoi anche utilizzare lo strumento “Controllo URL” per verificare lo stato di indicizzazione di specifiche pagine del tuo sito.

Come risolvere problemi di indicizzazione

Se hai verificato che il tuo sito non è stato indicizzato nonostante sia online da tempo sufficiente, ecco alcuni passaggi che puoi seguire per risolvere il problema:

Crea e invia una sitemap XML: una sitemap è un file che elenca tutte le pagine del tuo sito, aiutando Google a comprenderlo meglio. Se usi un CMS come WordPress, puoi generare automaticamente una sitemap utilizzando plugin come Yoast SEO o Google XML Sitemaps. Una volta creata la sitemap, inviala a Google tramite Search Console nella sezione “Sitemap”.

Migliora la struttura interna dei link del tuo sito: assicurati che tutte le pagine importanti del tuo sito siano raggiungibili tramite link da altre pagine, preferibilmente dalla homepage. Una buona struttura di navigazione aiuta Google a scoprire e indicizzare tutte le pagine del tuo sito. Ho approfondito questo aspetto nell’articolo “Pagine orfane: il problema invisibile che frena la crescita del tuo sito

Verifica la presenza di errori di scansione: controlla la sezione “Pagine – Indicizzazoione delle pagine” in Search Console per identificare eventuali errori che impediscono a Google di scansionare correttamente il tuo sito. Risolvi questi errori seguendo le indicazioni fornite da Google.

Ricorda che l’indicizzazione è un processo continuo, non un evento una tantum. Google continuerà a scansionare e aggiornare il tuo sito nel suo indice man mano che aggiungi o modifichi contenuti. La frequenza di queste scansioni dipende da diversi fattori, tra cui l’autorevolezza del tuo sito e la frequenza con cui aggiorni i contenuti.

Il sito è bloccato dai robots.txt o meta tag noindex

Un errore tecnico comune che può impedire al tuo sito di apparire su Google è la presenza di istruzioni di blocco che, intenzionalmente o accidentalmente, impediscono ai crawler di Google di scansionare o indicizzare il tuo sito. Queste istruzioni possono essere configurate in diversi modi, principalmente attraverso il file robots.txt o i meta tag noindex.

Il file robots.txt mal configurato

Il file robots.txt è un documento di testo che si trova nella directory principale del tuo sito web (ad esempio, www.tuosito.com/robots.txt) e contiene istruzioni per i crawler dei motori di ricerca su quali parti del tuo sito possono o non possono essere scansionate.

Un errore comune è avere un file robots.txt che blocca completamente l’accesso ai crawler di Google, impedendo così la scansione e l’indicizzazione dell’intero sito. Questo può accadere involontariamente, spesso durante lo sviluppo del sito, quando si desidera temporaneamente impedire l’indicizzazione del sito prima del lancio ufficiale.

Ecco come verificare e correggere problemi con il file robots.txt:

Controlla il contenuto del tuo file robots.txt accedendo all’URL tuosito.com/robots.txt. Cerca direttive come User-agent: * Disallow: / che bloccano tutti i crawler da tutte le pagine del tuo sito. Modifica il file rimuovendo o commentando le direttive di blocco globali se il tuo sito è pronto per essere indicizzato. Se desideri bloccare solo specifiche parti del tuo sito, utilizza direttive più precise come Disallow: /admin/ o Disallow: /private/.

È importante notare che mentre il robots.txt può impedire la scansione di pagine specifiche, non garantisce che queste pagine non vengano indicizzate se Google può trovarle attraverso altri mezzi, come i link da altri siti.

Meta tag noindex

Il meta tag noindex è un’istruzione HTML che può essere inserita nell’intestazione (head) di una pagina web per indicare ai motori di ricerca di non includere quella pagina specifica nei risultati di ricerca, anche se viene scansionata.

Questo tag appare così: <meta name="robots" content="noindex"> o <meta name="googlebot" content="noindex"> e se presente su pagine importanti o addirittura sull’intera homepage, può essere la causa della mancata apparizione del tuo sito su Google.

Ecco come verificare la presenza di meta tag noindex e risolvere il problema:

Controlla il codice sorgente delle pagine principali del tuo sito, in particolare la homepage. Puoi farlo premendo CTRL+U (o Comando+U su Mac) nel tuo browser mentre visualizzi la pagina. Cerca nel codice HTML la presenza di meta tag con l’attributo content="noindex". Rimuovi o modifica questi tag se non desideri più che le pagine siano escluse dall’indice di Google.

È importante sottolineare che il tag noindex è diverso dal tag nofollow. Il tag noindex impedisce l’indicizzazione della pagina, mentre il tag nofollow suggerisce a Google di non seguire i link presenti nella pagina. In alcuni casi, potresti trovare entrambi combinati: <meta name="robots" content="noindex, nofollow">.

Altre direttive di blocco

Oltre ai robots.txt e ai meta tag noindex, esistono altre direttive che possono impedire l’indicizzazione del tuo sito:

Header HTTP X-Robots-Tag: questa è un’alternativa al meta tag robots che viene implementata a livello di server. Controlla le impostazioni del tuo server o del tuo hosting per verificare se questo header è configurato. Password protection: se il tuo sito è protetto da password, Google non sarà in grado di scansionarlo a meno che non fornisci esplicitamente l’accesso ai crawler. Impostazioni di privacy del CMS: alcuni sistemi di gestione dei contenuti (CMS) come WordPress hanno impostazioni che possono dissuadere i motori di ricerca dall’indicizzare il sito. In WordPress, questa opzione si trova in Impostazioni > Lettura > Visibilità ai motori di ricerca.

Per risolvere questi problemi, è necessario identificare e modificare le impostazioni specifiche che stanno bloccando l’indicizzazione del tuo sito. In caso di dubbi o difficoltà, consulta la documentazione del tuo CMS o hosting, o richiedici una consulenza.

Penalizzazioni o violazioni delle linee guida di Google

A volte, un sito potrebbe non apparire nei risultati di ricerca di Google perché è stato penalizzato per aver violato le linee guida di Google. Le penalizzazioni possono essere manuali o algoritmiche e possono influire drasticamente sulla visibilità del tuo sito.

Differenza tra penalizzazioni manuali e algoritmiche

Le penalizzazioni manuali sono azioni specifiche intraprese dal team di qualità di Google contro siti che violano le sue linee guida. Queste penalizzazioni vengono comunicate esplicitamente attraverso Google Search Console e specificano il tipo di violazione riscontrata.

Le penalizzazioni algoritmiche, d’altra parte, non vengono comunicate direttamente. Sono il risultato di aggiornamenti degli algoritmi di Google che identificano automaticamente pratiche problematiche sul tuo sito. Queste penalizzazioni possono manifestarsi come un improvviso calo nel posizionamento o nella visibilità del tuo sito.

Come verificare se il tuo sito è stato penalizzato

Per determinare se il tuo sito è soggetto a penalizzazioni, segui questi passaggi:

Controlla Google Search Console per messaggi relativi ad azioni manuali: accedi alla tua account di Search Console. Naviga alla sezione “Sicurezza e azioni manuali” > “Azioni manuali”. Se è presente una penalizzazione manuale, vedrai un messaggio dettagliato che spiega il problema.

Analizza i dati di traffico per individuare potenziali penalizzazioni algoritmiche: utilizza Google Analytics o altri strumenti di analisi per monitorare il traffico del tuo sito. Cerca cali improvvisi di traffico, specialmente se coincidono con annunci di aggiornamenti dell’algoritmo di Google. Confronta le date dei cali con le date degli aggiornamenti noti dell’algoritmo di Google (come Core Updates, Penguin, Panda, ecc.).

Problemi di scansione

Errori del server

Se il tuo server presenta errori frequenti (come errori 500, 503 o timeout), Google potrebbe avere difficoltà a scansionare il tuo sito. Questi errori indicano che il server non è in grado di elaborare le richieste di Googlebot, il crawler di Google.

Come verificare gli errori del server:

Controlla Google Search Console: nella sezione “Indicizzazione > Pagine”, puoi vedere se Google ha riscontrato errori del server durante la scansione del tuo sito. Monitora i log del server: analizza i log del tuo server per identificare eventuali errori o problemi che potrebbero influire sulla capacità di Google di scansionare il tuo sito.

Sito irraggiungibile

Se il tuo sito è spesso offline o irraggiungibile, Google potrebbe smettere di scansionarlo frequentemente. Questo può accadere se il tuo hosting è inaffidabile o se ci sono problemi di connettività.

Tempi di caricamento lenti

Se le pagine del tuo sito impiegano troppo tempo a caricarsi, Google potrebbe limitare il numero di pagine che scansiona. La velocità del sito è un fattore di ranking importante e influisce sull’esperienza utente. Google preferisce siti veloci e reattivi.

Come comunicare a Google i problemi di scansione

Se hai risolto i problemi di scansione, puoi comunicarlo a Google tramite Google Search Console:

Utilizza lo strumento “Ispezione URL” per testare singole pagine e richiedere l’indicizzazione. Controlla la sezione “Indicizzazione > Pagine” per monitorare lo stato di scansione del tuo sito e risolvere eventuali errori rimanenti.

Problemi con i contenuti

Contenuti duplicati

Se il tuo sito contiene molte pagine con contenuti duplicati (testo identico o molto simile presente su più URL), Google potrebbe avere difficoltà a determinare quale versione mostrare nei risultati di ricerca. Questo può influire negativamente sul posizionamento del tuo sito.

Come risolvere i problemi di contenuti duplicati:

Utilizza tag canonici: specifica la versione preferita di una pagina utilizzando il tag rel=”canonical”. Implementa reindirizzamenti 301: reindirizza le pagine duplicate alla versione principale. Riscrivi i contenuti: crea contenuti originali e unici per ogni pagina del tuo sito. Per una guida completa, consulta l’articolo su come risolvere l’avviso di pagina duplicata in Search Console.

Contenuti di scarsa qualità

Se il tuo sito contiene molte pagine con contenuti di scarsa qualità (testo breve, poco informativo, pieno di errori grammaticali o di battitura), Google potrebbe considerarlo poco utile per gli utenti e posizionarlo in basso nei risultati di ricerca.

Come migliorare la qualità dei contenuti:

Crea contenuti originali e utili: scrivi articoli approfonditi, informativi e pertinenti al tuo pubblico. Utilizza un linguaggio chiaro e corretto: evita errori grammaticali e di battitura. Aggiungi immagini e video: rendi i tuoi contenuti più coinvolgenti e interessanti. Aggiorna regolarmente i contenuti: mantieni i tuoi contenuti freschi e aggiornati.

Keyword stuffing

Se il tuo sito utilizza eccessivamente le parole chiave nei contenuti (keyword stuffing), Google potrebbe penalizzarlo. Il keyword stuffing è la pratica di inserire ripetutamente le stesse parole chiave nel testo in modo innaturale, al solo scopo di migliorare il posizionamento.

Come evitare il keyword stuffing:

Scrivi in modo naturale: utilizza le parole chiave in modo organico e contestuale. Non ripetere le stesse parole chiave troppe volte: utilizza sinonimi e variazioni. Concentrati sulla creazione di contenuti di valore: il tuo obiettivo principale dovrebbe essere quello di fornire informazioni utili e interessanti ai tuoi utenti.

Problemi di link

Link interrotti

Se il tuo sito contiene molti link interrotti (link che portano a pagine inesistenti o che restituiscono errori 404), Google potrebbe considerarlo poco curato e posizionarlo in basso nei risultati di ricerca.

Come risolvere i problemi di link interrotti:

Utilizza uno strumento di controllo dei link: usa uno strumento come Screaming Frog o Ahrefs per identificare i link interrotti sul tuo sito. Correggi o rimuovi i link interrotti: aggiorna i link che portano a pagine esistenti o rimuovi i link che non sono più pertinenti.

Struttura dei link interni

Una cattiva struttura dei link interni può rendere difficile per Google scansionare e comprendere il tuo sito. Assicurati che le pagine importanti siano raggiungibili tramite link da altre pagine del tuo sito.

Mobile-friendliness

Sito non ottimizzato per i dispositivi mobili

Se il tuo sito non è ottimizzato per i dispositivi mobili, Google potrebbe posizionarlo in basso nei risultati di ricerca. Google utilizza il mobile-first indexing, il che significa che utilizza la versione mobile del tuo sito per l’indicizzazione e il posizionamento.

Come rendere il tuo sito mobile-friendly:

Utilizza un design responsive: assicurati che il tuo sito si adatti automaticamente alle dimensioni dello schermo di qualsiasi dispositivo. Ottimizza la velocità del sito per i dispositivi mobili: i siti mobili devono essere veloci e reattivi. Utilizza font leggibili e pulsanti di dimensioni adeguate: rendi facile per gli utenti interagire con il tuo sito sui dispositivi mobili.

Sicurezza del sito

Sito non sicuro (HTTPS)

Se il tuo sito non utilizza il protocollo HTTPS (Secure HTTP), Google potrebbe segnalarlo come non sicuro agli utenti e posizionarlo in basso nei risultati di ricerca. HTTPS protegge la comunicazione tra il tuo sito e i browser degli utenti.

Come passare a HTTPS:

Ottieni un certificato SSL: acquista un certificato SSL da un’autorità di certificazione. Installa il certificato SSL sul tuo server: segui le istruzioni fornite dal tuo provider di hosting. Reindirizza il traffico HTTP a HTTPS: configura il tuo server per reindirizzare automaticamente il traffico HTTP a HTTPS. Aggiorna i link interni: modifica i link interni per utilizzare l’HTTPS anziché l’HTTP.

Conclusioni

Come hai potuto vedere, esistono molte possibili ragioni per cui il tuo sito potrebbe non apparire nei risultati di ricerca di Google. L’identificazione e la risoluzione del problema richiedono un’analisi approfondita e un approccio metodico.

FAQ

Generalmente da alcuni giorni a 4 settimane, ma può variare significativamente in base a diversi fattori come l’autorevolezza del dominio, la struttura del sito e i backlink.

Essere indicizzati non garantisce il posizionamento. Potrebbe esserci competizione sul nome dell’azienda, problemi di rilevanza o autorevolezza insufficiente del sito.

Potrebbero esserci fattori di ranking competitivi, problemi di contenuto insufficientemente rilevante o la necessità di costruire autorevolezza attraverso backlink di qualità.

Potrebbe essere dovuto a un aggiornamento dell’algoritmo, una penalizzazione manuale, problemi tecnici recenti o cambiamenti nel panorama competitivo.

Verifica l’opzione “Scoraggia i motori di ricerca dall’indicizzare questo sito” nelle Impostazioni di Lettura, controlla i plugin SEO e assicurati che i temi personalizzati non abbiano meta tag problematici.

Può variare da pochi giorni a diverse settimane. Puoi accelerare il processo utilizzando lo strumento “Richiedi indicizzazione” in Search Console per URL specifici.

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Andrea Bodria

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