Keyword LSI influenzano davvero la SEO?

Cos'è la seo

Indice dei contenuti

Le Keyword LSI (Latent Semantic Indexing) sono un concetto che ha guadagnato popolarità nel mondo del SEO. Ma cosa sono esattamente? In breve, si tratta di termini semanticamente correlati a una parola chiave principale, che aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio il contesto di un contenuto. Ad esempio, se stai scrivendo un articolo su “ricette di pasta”, termini come “sugo”, “formaggio”, “cottura” o “ingredienti” potrebbero essere considerati keyword LSI.

L’idea alla base delle LSI è nata dal campo dell’information retrieval, dove l’obiettivo è analizzare le relazioni tra le parole per migliorare la pertinenza dei risultati. Nel SEO, si è diffusa la convinzione che l’uso di queste parole correlate possa migliorare il posizionamento sui motori di ricerca. Ma è davvero così? La risposta non è così semplice, e questo articolo mira a fare chiarezza.

L’obiettivo di questo articolo è sfatare i miti e analizzare il vero impatto delle keyword LSI sulla SEO moderna. Esploreremo come funzionano, cosa dicono gli esperti e quali strategie alternative possono essere più efficaci per migliorare il posizionamento.

Analisi dell’importanza delle LSI nel posizionamento

Per comprendere l’importanza delle keyword LSI, è necessario partire dalla loro definizione tecnica. Il Latent Semantic Indexing è una tecnica nata negli anni ’80 per analizzare le relazioni tra termini in un corpus di documenti. Originariamente utilizzato per migliorare i sistemi di recupero delle informazioni, il LSI si basa sull’analisi statistica delle co-occorrenze di parole per identificare relazioni semantiche.

Tuttavia, Google non utilizza direttamente questa tecnologia. Invece, si affida a algoritmi più avanzati come RankBrain e BERT, che utilizzano il machine learning per comprendere il contesto e l’intento di ricerca. Questi algoritmi non si limitano a cercare parole chiave specifiche, ma analizzano il significato complessivo del contenuto.

La differenza tra keyword correlate, sinonimi e co-occorrenze semantiche è sottile ma cruciale. Mentre le LSI si concentrano su termini statisticamente correlati, Google oggi va oltre, analizzando l’intento di ricerca e la struttura semantica del contenuto. Ad esempio, se un utente cerca “come fare la pizza”, Google non cerca solo le parole “pizza” o “ricetta”, ma cerca di comprendere l’intento dietro la query: l’utente vuole una guida passo-passo, consigli sugli ingredienti o suggerimenti per la cottura?

Esempi pratici di utilizzo delle keyword LSI includono l’integrazione di termini come “ricette veloci” o “ingredienti” in un articolo sulla cucina italiana. Tuttavia, è importante notare che Google non cerca specificamente queste parole, ma valuta la pertinenza complessiva del contenuto. Un articolo ben strutturato che risponde alle domande degli utenti avrà sempre più successo di uno che cerca di forzare l’uso di parole chiave correlate.

Cosa dicono Google e gli esperti SEO

Google ha sempre mantenuto una posizione chiara: non utilizza il Latent Semantic Indexing per valutare i contenuti. Secondo John Mueller, Senior Webmaster Trends Analyst di Google, l’attenzione dovrebbe essere rivolta alla creazione di contenuti di qualità, piuttosto che all’ottimizzazione forzata di parole chiave correlate. In un webinar, Mueller ha dichiarato: “Non esiste una cosa come le keyword LSI. Google non le cerca. Ciò che conta è il contesto e l’intento di ricerca.”

L’evoluzione degli algoritmi di Google, come BERT e RankBrain, ha rivoluzionato il modo in cui i motori di ricerca interpretano il linguaggio naturale. BERT, in particolare, è progettato per comprendere il significato delle parole in un contesto più ampio, analizzando frasi intere piuttosto che singole parole chiave. Questo significa che Google è in grado di capire il significato di un contenuto anche senza l’uso esplicito di termini correlati.

La differenza tra la vecchia SEO, basata su keyword esatte, e la SEO moderna, basata sul contesto, è evidente. Oggi, l’obiettivo è soddisfare l’utente, non i motori di ricerca. Ad esempio, un articolo che risponde in modo completo a una domanda specifica avrà più probabilità di posizionarsi bene rispetto a uno che cerca di ottimizzare ogni singola parola chiave.

Strategie alternative per migliorare la pertinenza semantica

Anche se le keyword LSI non sono direttamente utilizzate da Google, il concetto di ottimizzazione semantica rimane fondamentale. Una delle strategie più efficaci è l’uso di entità e del Knowledge Graph. Questi strumenti aiutano Google a comprendere le relazioni tra concetti e a fornire risultati più accurati. Ad esempio, se scrivi un articolo su “Leonardo da Vinci”, Google potrebbe associare automaticamente termini come “Monna Lisa”, “Rinascimento” o “inventore”.

Ecco alcune tecniche pratiche per ottimizzare un contenuto senza forzare l’uso di keyword LSI:

  • Sinonimi e varianti naturali: Invece di ripetere la stessa parola chiave, utilizza sinonimi e frasi correlate in modo naturale. Ad esempio, se stai scrivendo su “viaggi low cost”, puoi includere termini come “voli economici”, “vacanze budget” o “offerte last minute”.
  • Domande e intenti di ricerca: Rispondi alle domande più comuni degli utenti e concentrati sull’intento di ricerca (ad esempio, informativo, transazionale o navigazionale). Ad esempio, se l’argomento è “dieta vegana”, potresti includere domande come “Quali sono i benefici di una dieta vegana?” o “Come iniziare una dieta vegana?”.

Un’altra strategia efficace è la creazione di una struttura semantica del contenuto, come i topic cluster e l’uso di markup schema. I topic cluster organizzano il contenuto intorno a un argomento principale, con articoli correlati che approfondiscono aspetti specifici. Il markup schema, invece, aiuta i motori di ricerca a comprendere la struttura del contenuto, migliorando la visibilità nei risultati di ricerca.

Infine, esistono strumenti utili per trovare termini correlati senza affidarsi esclusivamente alle LSI. Strumenti come Google Suggest, AnswerThePublic e SEMrush possono aiutarti a identificare parole chiave e domande rilevanti per il tuo pubblico. Ad esempio, AnswerThePublic ti mostra le domande più comuni su un argomento, mentre SEMrush offre suggerimenti basati su analisi competitive.

Conclusione

In sintesi, le keyword LSI non sono un fattore diretto nel ranking di Google, ma il concetto di ottimizzazione semantica è più che mai rilevante. L’obiettivo principale dovrebbe essere la creazione di contenuti naturali, pertinenti e ben strutturati, che soddisfino l’intento di ricerca degli utenti.

La SEO moderna non si basa più sulla ripetizione forzata di parole chiave, ma sulla capacità di comprendere e rispondere alle esigenze degli utenti. Concentrati sulla qualità del contenuto, sulla pertinenza semantica e sulla soddisfazione dell’intento di ricerca: questi sono i veri pilastri del successo nel SEO.

Ricorda: Google premia chi mette l’utente al primo posto. Scrivere per le persone, non per i motori di ricerca, è la chiave per ottenere risultati duraturi. Che tu stia creando un blog, un sito aziendale o un e-commerce, l’obiettivo è sempre lo stesso: fornire valore al tuo pubblico.

Picture of Andrea Bodria

Andrea Bodria

Indice dei contenuti

Potrebbe interessarti anche

Serve un supporto tecnico?

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare.