Come risolvere l’avviso “Rilevata ma attualmente non indicizzata”

pagina scansionata ma attualmente non indicizzata

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Risoluzione dell’avviso di pagina scansionata ma attualmente non indicizzata

La mancata indicizzazione può compromettere significativamente la performance digitale di un sito web, riducendo la sua capacità di attirare traffico organico e raggiungere potenziali utenti interessati ai propri contenuti. Comprendere le dinamiche che determinano questo fenomeno diventa cruciale per ogni professionista del web e per chi gestisce una presenza online strategica.

Cause principali della mancata indicizzazione

Le ragioni dietro l’avviso di pagina scansionata ma non indicizzata sono molteplici e spesso interconnesse. Si possono identificare diversi fattori tecnici e qualitativi che influenzano negativamente l’inclusione di una pagina nell’indice dei motori di ricerca.
  • Problemi di crawlability che impediscono l’accesso completo al contenuto
  • Configurazioni restrittive nel file robots.txt
  • Scarsa qualità o duplicazione dei contenuti
  • Errori tecnici che compromettono l’esperienza utente
  • Sovraccarico del server o lentezza nelle risposte
  • Struttura dei link interni inadeguata

Diagnosi approfondita dell’avviso

La diagnosi accurata rappresenta il primo fondamentale passaggio per risolvere i problemi di indicizzazione. Google Search Console offre strumenti dettagliati per comprendere lo stato specifico delle proprie pagine web, consentendo un’analisi precisa delle criticità esistenti.

L’URL Inspection Tool diventa un alleato prezioso, permettendo di verificare lo stato di una singola pagina, identificare eventuali errori e comprendere le ragioni specifiche che impediscono l’indicizzazione. Attraverso questo strumento, è possibile ottenere informazioni precise sulla scansione, l’indicizzazione e la visualizzazione dei contenuti.

Strategie di risoluzione tecnica

La risoluzione tecnica richiede un approccio metodico e multidimensionale. È necessario intervenire su diversi aspetti che possono ostacolare l’indicizzazione, partendo dalla struttura del sito fino alla qualità dei contenuti.

Tra gli interventi più importanti rientrano:

  • Ottimizzazione del file robots.txt per garantire l’accesso ai crawler
  • Gestione efficace dei reindirizzamenti
  • Riduzione degli errori 404 e miglioramento della velocità di caricamento
  • Miglioramento della struttura dei link interni per facilitare la scansione

Questi interventi mirati migliorano la crawlability, ottimizzano il tempo che i bot dedicano al sito e aumentano le possibilità di indicizzazione delle pagine.

Ottimizzazione dei contenuti

La qualità del contenuto rimane un fattore determinante per l’indicizzazione. I motori di ricerca prediligono pagine che offrono valore reale agli utenti, contenuti originali, esaurienti e strutturati in modo chiaro e comprensibile.

È fondamentale evitare la duplicazione dei contenuti, utilizzare tag semantici correttamente, ottimizzare i metadati e garantire una gerarchia dei contenuti logica e coerente. Ogni pagina dovrebbe rappresentare un unicum di informazioni e offrire una prospettiva unica.

Google non scansiona e indicizza tutte le pagine web, sia per ragioni qualitative sia economiche. La scansione e l’indicizzazione richiedono risorse significative, e il motore di ricerca preferisce evitare di impiegare tempo su contenuti di scarsa qualità. Ogni sito ha un tempo limitato dedicato alla scansione (crawl budget): è quindi essenziale che il sito sia tecnicamente performante, ben strutturato (menu e link interni) e con contenuti realmente utili per gli utenti.

Monitoraggio e manutenzione continua

La risoluzione dell’avviso non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un processo continuo di ottimizzazione. Il monitoraggio costante attraverso Google Search Console permetterà di identificare tempestivamente eventuali nuove criticità e intervenire con rapidità.

Implementare controlli periodici, analizzare le performance di indicizzazione e adattare costantemente la strategia SEO diventa un approccio metodologico essenziale per mantenere un’elevata visibilità online.

Strumenti di terze parti per un’analisi approfondita

Oltre a Google Search Console, esistono strumenti SEO avanzati che possono fornire una visione più dettagliata e individuare problematiche nascoste che potrebbero sfuggire agli strumenti di Google.

Tra questi:

Screaming Frog SEO Spider: Un tool potente che scansiona interi siti web, aiutandoti a identificare problemi di link interrotti, meta tag duplicati, errori di configurazione, e problemi legati ai file robots.txt. La scansione di un sito intero permette di avere una visione a 360 gradi della struttura del sito.

Tempi di indicizzazione: attesa e soluzioni

La risoluzione del problema di indicizzazione delle pagine web in Google Search Console presenta una variabilità significativa che può estendersi da poche ore a diverse settimane. Il periodo medio consigliato per attendere e monitorare l’evoluzione del processo è compreso tra 7 e 15 giorni, durante i quali è importante mantenere la pazienza e non effettuare modifiche continue.

La richiesta manuale di indicizzazione può accelerare sensibilmente l’iter, soprattutto per i siti con una struttura dei link ben organizzata. Google ha un proprio budget di scansione per ogni sito web e non opera in tempo reale, quindi è essenziale comprendere che l’autonomia del sistema di indicizzazione dipende da molteplici fattori tecnici e qualitativi.

Un approccio proattivo alla SEO

Risolvere l’avviso di pagina scansionata ma non indicizzata richiede competenza tecnica, attenzione ai dettagli e una visione strategica complessiva. Non si tratta solamente di risolvere un problema momentaneo, ma di costruire una solida infrastruttura digitale che favorisca la massima visibilità.

La chiave risiede nella comprensione olistica dei meccanismi di indicizzazione, nell’implementazione di best practice tecniche e nella costante ricerca di miglioramento della qualità dei contenuti.

Vedi anche l’articolo “Come risolvere l’avviso “Pagina duplicata, Google ha scelto una pagina canonica diversa da quella specificata dall’utente”

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Andrea Bodria

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